La luce è la vera protagonista del Salone del Mobile 2023
Si è conclusa da qualche giorno la kermesse milanese dedicata al design e tra i protagonisti assoluti di quest’anno troviamo Euroluce con la sua veste rinnovata.
La biennale dell’illuminazione
Giunta alla 31esima edizione, è stata completamente ricreata nel layout ad anello e nei contenuti:
- cinque mostre
- una maxi installazione site-specific
- dodici singoli intermezzi architettonici allestitivi
- tantissime novità presentate dalle aziende.
Ad accompagnare il tutto una segnaletica informativa per orientarsi fatta di carta fluorescente, colla di amido e inchiostro nero, ideata da Studio Leftloft.
Una Fiera più Green
Oltre alla luce, la parola d’ordine di questo Salone del mobile è responsabilità ambientale, a partire proprio dagli stand che sono stati studiati per avere un basso impatto, riducendo gli sprechi e le risorse impiegate con allestimenti più light, meno monumentali, fino ai prodotti progettati secondo un approccio circolare
Ma torniamo a parlare dell’illuminazione e delle novità proposte alla Milano Design week: oggi il lavoro del lighting designer si concentra non solo sull’evoluzione tecnologica, ma anche sulla riflessione filosofica intorno alla luce.
I concept presentati puntano a cambiare il modo di progettare gli apparecchi di illuminazione in futuro, realizzando elementi più green grazie allo sviluppo di sorgenti LED con bassi consumi e alta efficienza. Le soluzioni, sempre più smart, sono in grado di convogliare in modo preciso e costante la luce evitando inutili sprechi.
Si procede anche a grandi passi verso un futuro connesso, che consentirà agli apparecchi di comunicare con i sistemi di intelligenza artificiale per permettere agli utenti una gestione domotica.
Gli stand che ci hanno colpito
Per quanto riguarda gli stand, ci hanno particolarmente affascinato Preciosa Lighting che ha reso omaggio alla tradizione del cristallo di Boemia attraverso progetti di illuminazione contemporanei, un reticolo di cristalli che donava ai visitatori l’impressione di vedere e sentire suono e luce.
A seguire Luceplan che con il sistema di lampade Alibel, firmato da Alessandro Zambelli, segna per l’azienda l’inizio di una nuova ricerca nello sviluppo di progetti d’illuminazione su binario. Lampade a sospensione, leggere e flessibili, frutto di una sempre più ardita ricerca nel dare vita a progetti illuminotecnici altamente performanti, dove prevale tuttavia un’immagine complessiva eterea e poetica.
La nostra opinione generale è che si nota sempre più l’ampio divario tra luci d’architettura e luci decorative, dove le lampade diventano sempre più minimal o massimaliste.